Il Web 3.0 è la prossima terza generazione di Internet in cui i siti web e le applicazioni saranno in grado di elaborare le informazioni in modo intelligente come un essere umano attraverso tecnologie come l’apprendimento automatico (ML), Big Data, tecnologia di contabilità decentralizzata, ecc.
Web 3.0 Originariamente, Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, lo chiamò Semantic Web e il suo scopo era quello di essere un Internet più autonomo, intelligente e aperto.
La definizione di Web 3.0 può essere ampliata come segue: i dati saranno interconnessi in modo decentralizzato, il che sarebbe una svolta per la nostra attuale generazione di Internet (Web 2.0), dove i dati sono principalmente memorizzati in archivi centralizzati.
Inoltre, gli utenti e le macchine saranno in grado di interagire con i dati. Ma perché questo accada, i programmi devono comprendere le informazioni sia concettualmente che contestualmente. Con questo in mente, i due pilastri del Web 3.0 sono il web semantico e l’intelligenza artificiale (AI).
Web 3.0, criptovalute e blockchain
Dato che le reti Web 3.0 opereranno attraverso protocolli decentralizzati, i mattoni fondamentali della tecnologia blockchain e delle criptovalute, possiamo aspettarci di vedere una forte convergenza e una relazione simbiotica tra queste tre tecnologie e altri campi.
Saranno interoperabili, perfettamente integrati, automatizzati attraverso contratti intelligenti e utilizzati per alimentare qualsiasi cosa, dalle micro transazioni in Africa, all’archiviazione e condivisione di file di dati P2P resistente alla censura con app come Filecoin, fino a cambiare completamente la condotta e il funzionamento di ogni business. L’attuale pletora di protocolli DeFi è solo la punta dell’iceberg.
Ci sono alcuni dettagli da tenere a mente quando si analizza la tecnologia Web 3.0. In primo luogo, il concetto non è nuovo.
Evoluzione delle tecnologie Web 3.0
Il Web 3.0 nascerà da un’evoluzione naturale degli strumenti web delle generazioni precedenti combinati con tecnologie all’avanguardia come l’AI e la blockchain, così come l’interconnessione tra gli utenti e l’aumento dell’uso di Internet. Apparentemente, Internet 3.0 è un aggiornamento dei suoi precursori: web 1.0 e 2.0.
Web 1.0 (1989-2005)
Il Web 1.0, chiamato anche Web statico, è stato il primo e più affidabile Internet negli anni ’90, anche se offriva solo l’accesso a informazioni limitate con poca o nessuna interazione dell’utente. In passato, creare pagine utente o anche commentare articoli non era una cosa.
Il Web 1.0 non aveva algoritmi per setacciare le pagine Internet, il che rendeva molto difficile per gli utenti trovare informazioni rilevanti. In breve, era come un’autostrada a senso unico con un percorso stretto dove la creazione di contenuti era fatta da pochi eletti e le informazioni provenivano principalmente dalle directory.
Web 2.0 (2005-presente)
Il social web, o Web 2.0, ha reso Internet molto più interattivo grazie ai progressi nelle tecnologie web come Javascript, HTML5, CSS3, ecc., che hanno permesso alle start-up di creare piattaforme web interattive come YouTube, Facebook, Wikipedia e molte altre.
Questo ha aperto la strada al fiorire dei social network e alla produzione di contenuti generati dagli utenti, dato che i dati possono ora essere distribuiti e condivisi su più piattaforme e applicazioni.
Il toolkit nell’era di Internet è stato avviato da un certo numero di innovatori del web come il già citato Jeffrey Zeldman.
Web 3.0 (ancora da venire)
Il Web 3.0 è la prossima tappa dell’evoluzione del web che renderebbe internet più intelligente o elaborerebbe le informazioni con un’intelligenza quasi umana attraverso il potere dei sistemi AI che potrebbero eseguire programmi intelligenti per aiutare gli utenti.
Tim Berners-Lee aveva detto che il Web semantico è destinato a interagire “automaticamente” con sistemi, persone e dispositivi domestici. Come tale, la creazione di contenuti e i processi decisionali coinvolgeranno sia gli umani che le macchine. Questo permetterebbe la creazione intelligente e la distribuzione di contenuti altamente personalizzati direttamente ad ogni consumatore di Internet.
Caratteristiche chiave del Web 3.0
Per capire veramente la prossima fase di Internet, dobbiamo dare un’occhiata alle quattro caratteristiche chiave del Web 3.0:
- Ubiquità: essere ovunque allo stesso tempo.
- Web semantico: L’applicazione della semantica sul Web permetterebbe alle macchine di decodificare il significato e le emozioni analizzando i dati.
- Intelligenza artificiale: Internet ha bisogno dell’intelligenza artificiale per imparare a distinguere il genuino dal falso al fine di fornire dati affidabili.
- Grafica 3D: la grafica 3D porta un nuovo livello di immersione.